Sono cittadini italiani, ma
fanno gli interessi di un altro Stato, e quindi sono dei traditori. Chi sono?
Molti vescovi italiani che difendono a spada tratta non gli interessi
dell’Italia, ma quelli del Vaticano.
Gli ultimi attacchi di mons.
Galantino contro lo Stato italiano stanno a indicare il nervosismo della
Chiesa, che vuole interventi sulle scuole private e si oppone alla
regolamentazione delle unioni civili. Insomma, questioni di soldi, come sempre.
La Chiesa, che possiede
alberghi a cinque stelle, 120 euro al giorno, 4 milioni di clienti l’anno, fatti
passare per enti di beneficenza e quindi con agevolazioni fiscali, se la prende
con lo Stato in materia di immigrazione. Ma perché non offre questi suoi resort
agli immigrati?
L’Italia è piena di questi
traditori: mafia, camorra, ‘ndrangheta… tutti seguono il modello della Chiesa:
uno Stato nello Stato. Uno Stato che combatte l’altro Stato per ottenere soldi
e privilegi. Del resto, la Chiesa ha fatto di tutto per ostacolare la nascita
dello Stato italiano. Chiamò perfino l’esercito francese per trucidare i
patrioti italiani.
Con la breccia di Porta Pia,
finalmente fu spazzato via l’inutile Stato del Vaticano. Ma il fascismo,
riconoscendo nella Chiesa un modello insuperato di autoritarismo, ne permise la
ricostituzione. Il resto lo fecero i Costituenti e i governi democristiani e
socialisti, che attribuirono alla Chiesa privilegi ingiustificati.
Il risultato è sotto i
nostri occhi. Una Chiesa che combatte l’imbelle Stato italiano e che è pronta
ad attaccarlo se osa contrastare il suo potere, i suoi beni, i suoi soldi.
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