Svegliare le coscienze non
solo in senso spirituale. Spirito e materia non sono distinti. Dobbiamo svegliarci
anche ai problemi pratici. Non ci serve una chiara visione puramente astratta, che
non sia utile a risolvere i problemi concreti di questo mondo.
La gente non sa niente, non
si informa. E già questo è un segno di ottusità spirituale. Non sa, per esempio,
che la Chiesa in Italia grava in gran parte sulle spalle dei cittadini, credenti
e non credenti. Grava sul piano spirituale, con le sue idee che perpetuano un
mondo medievale, con i suoi valori arcaici, maschilisti, autoritari e
antidemocratici; e grava sul piano materiale, facendosi mantenere con i soldi
pubblici.
Dice di voler combattere la
povertà, ma non fa nulla per non pesare sulle finanze dello Stato.
Abbiamo una legge che è una
vera e propria truffa di cui la Chiesa, sempre pronta a condannare gli altri,
dovrebbe vergognarsi.
Chi non seleziona “Stato”
nella dichiarazione dei redditi, vedrà il proprio 8 per mille andare
ridistribuito proporzionalmente alle religioni, dove il cristianesimo fa
ovviamente la parte del leone.
Ma anche chi segna la
casella “Stato” non sa che l’8 per mille potrebbe andare ad opere religiose,
come alla ristrutturazione di chiese.
Nei paesi più evoluti (Germania
e Svizzera, per esempio) si è capito che le varie chiese devono essere a carico
dei loro fedeli, non di tutti i cittadini. È una questione morale.
Insomma l’italiano viene
trattato come una vacca da ingannare e da mungere, da parte dello Stato e da parte
della Chiesa.
Con quale autorità morale la
Chiesa ci viene a parlare? Se una religione si è fatta Stato, deve mantenersi
da sola, non farsi mantenere da un altro Stato.
La Chiesa che vuol fare la
morale agli altri, vive in base a una legge immorale.
Abbiamo milioni di
disoccupati anche perché dobbiamo mantenere migliaia di sanguisughe, politici e
preti, che vanno d'accordo quandosi tratta di sparirsi i soldi pubblici.
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