È noto che le religioni considerano la donna poco più di un animale
da riproduzione. Tutti hanno visto il putiferio sollevato da due donne in India
che hanno voluto entrare in un tempio riservato agli uomini. Ma anche le altre
religioni fanno lo stesso. Per la Bibbia, la donna nasce da una costola dell’uomo,
mentre tutti sappiamo che gli uomini nascono dalle donne. Benché Gesù avesse un
seguito numeroso di donne, che lo finanziavano, scelse come suoi apostoli solo
maschi, fra cui alcuni sposati come Pietro. Si vede che risentiva dei pregiudizi
dell’epoca. Anche la vicenda del mito di Maria è di un maschilismo atroce.
Nessuno chiede il suo parere. Il figlio le viene imposto.
La Chiesa
ha vietato alle donne di diventare preti. E chiaramente concepisce Dio come un potere
maschile. Ma i popoli hanno bisogno anche di una protettrice donna: la Madre,
che in effetti accudisce i figli molto di più del padre. Ecco dunque nascere il
culto della Madonna, più sentito di quello di un Padre che resta distante e
freddo.
Non
parliamo dell’Islam, dove la donna è sempre sotto tutela. Perfino la sua
testimonianza vale la metà di quella di un uomo e deve andare sempre velata per
sottomissione. Anche in paradiso, ai maschi viene promesso come compenso uno
stuolo di belle fanciulle, rigorosamente vergini. E alle donne?
Delle
donne ci si dimentica sempre. Nel giudaismo, per esempio, agli uomini viene
chiesta la circoncisione. Alle donne niente: sono trascurabili.
Naturalmente
Dio non è né maschio né femmina. Ma la gente è così materialista e così
condizionata che ha bisogno di immaginarsi una Divinità in qualche modo sessuata.
Almeno nell’induismo e nelle religioni pagane, c’erano dei maschi e dei femmina.
E ognuno poteva dedicarsi a chi preferiva. Ma le terribili religioni del Vicino
Oriente non lasciano scampo.
Il potere
è maschio.
Adesso, c’è
da chiedersi come mai le donne aderiscano a queste religioni. Forse hanno
ancora bisogno di essere sottomesse al maschio? E se non mettessero più piede
in chiese e templi dove non possono diventare sacerdotesse?
Nessun commento:
Posta un commento