Le
nazioni hanno un karma, esattamente come gli individui. E karma significa che
si raccoglie ciò che si semina. Negli ultimi decenni l'Italia ha accumulato un
karma negativo non solo attraverso la corruzione e le ingiustizie, ma
soprattutto attraverso una forma di inconsapevolezza e di ignoranza. Gli
italiani hanno delegato il potere a gruppi di incapaci o di corrotti che hanno
fatto solo il loro interesse, fregandosene del bene comune, fregandosene
dell'equità. Ed ecco i risultati che si abbattono su tutti noi: non solo
l'impoverimento generale, ma anche tutti i disastri “naturali” (dovuti in
realtà a imprevidenza). È il clima di inconsapevolezza che crea tutto questo. E
l'unico modo di uscirne è aumentare il nostro livello di consapevolezza, tutti.
Un ragazzino che oggi avesse undici
anni non saprebbe spiegare perché il paese si trova nelle attuali difficoltà.
Ma una persona di 70 o 80 anni, ricordando tante cose e mettendo
in fila gli avvenimenti... capirebbe di più. Il karma è una questione di
memoria, di visione complessiva.
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