Talvolta in
meditazione si invita a fare il vuoto mentale, ossia a ridurre al minimo pensieri,
emozioni, ricordi, fantasie sul futuro, ecc. Questo aiuta a ripulire, a calmare
e a decondizionare la mente. Questo aiuta a vedere meglio se stessi e gli
altri, a osservare con uno sguardo limpido il grande spettacolo del mondo, a
capire più cose.
Ma fare il
vuoto mentale non significa diventare distaccati e indifferenti alla vita del
mondo o a non pensare più quando smettiamo di meditare. Semmai imparare a non
fidarsi dei sogni, delle aspettative e dei miti irreali. Perché noi per lo più
viviamo in una bolla di pensieri mitologici, nevrotici e ripetitivi.
Provate in
questo momento ad avere un pensiero nuovo, qualcosa che nessun altro abbia già
pensato. Sarà molto difficile.
Ripulire e
chiarificare la mente deve servire a liberarci dei condizionamenti e delle
illusioni, e quindi a vivere meglio. Se cerchiamo di migliorare noi stessi e
gli altri con una mente confusa, facciamo come quel cieco che cercò di aiutare
un altro cieco - finirono entrambi nel burrone.
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