Non credo ai
grandi amori, credo ai grandi amanti. Che cosa voglio dire? Che ci sono persone
capaci di amare molto e ci sono persone capaci di amare poco - tutto qui. Ci
sono persone profonde e persone superficiali. Ci sono persone che hanno
dell'amore un'idea ristretta e persone che comprendono di più. Ci sono persone
che non riescono mai a uscire dal loro piccolo ego, tronfio e gonfio, e quindi
fanno rientrare l'amore in ciò che appartiene loro e gratifica loro... tutto
intorno e in funzione del loro io; e ci sono persone che capiscono che per
amare bisogna abbassare le difese dell'ego.
"Che l'amore sia tutto quel che c'è,
è tutto ciò che sappiamo dell'amore" diceva Emily Dickinson. Ma che cosa
s'intende per "amore"? Per molti è soltanto ciò che provano per una
persona, per altri è anche ciò che provano per tutto ciò che li appassiona, li
interessa e li coinvolge. E quindi esistono numerose varietà di amore, non
tutte presentabili... C'è gente per esempio che ha una passione per il gioco,
per i soldi, per la pornografia o per certi particolari rapporti sessuali, e
c'è gente che prova la passione per la cultura, per l'arte, per l'altruismo e
per il sapere - non sono tutte forme d'amore?
L'amore è tutto ciò che attrae e unisce.
Ma non è tutto rispettabile, secondo i nostri principi convenzionali. C'è
l'amore che fonda una famiglia e c'è l'amore che la distrugge. C'è l'amore che
ti cambia positivamente e quello che ti abbatte. C'è l'amore che ti libera e
quello che ti incatena. C'è l'amore per il bene e la pace e l'amore per il male,
il potere e la violenza. Quando diciamo che l'amore è tutto, purtroppo
includiamo anche ciò che da un certo punto di vista è negativo.
Non c’è
fenomeno umano che non abbia questa doppia faccia. Lasciamo dunque perdere
l’assolutismo, i miti, le smancerie zuccherose e le frasi fatte.
Se ci
prende la tentazione di glorificare l’amore, la forza unitiva, non
dimentichiamoci che è come l’energia atomica: può essere utilizzata per il
bene, ma anche per distruggere. Tutto al mondo è terribilmente ambiguo.
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