Il
cristianesimo non è che un mito, una metafora: quello di un Dio antropomorfo
che scende sulla terra ad aiutare gli uomini - un mito anteriore al
cristianesimo stesso. Purtroppo, il cristiano è indotto a credere che tutto ciò
sia vero alla lettere. Nessuno è più materialista di un cristiano, nessuno ha
un’ambizione maggiore: quella di farsi “figlio di Dio”.
Come
dicevano i padri del cristianesimo orientale, Dio si è fatto uomo perché l’uomo
si facesse Dio.
Il cristianesimo non è l'incarnazione di
un Dio, ma l'immaginaria incarnazione di un sogno infantile.
Sono tanti i cristiani che, a una certa
età, di fronte alla dura realtà della vita, si dichiarano delusi e smettono di
credere. Non vedono nessun Dio sulla Terra, nessun protettore. Pregano, ma non
ricevono risposta.
Per forza,
quando si cresce, non si crede più a Babbo Natale.
E, a
proposito di Babbo Natale, la vuotaggine dei film e degli spettacoli natalizi
rispecchia certamente la vuotaggine e l’illusorietà di certe credenze
cristiane.
Dove sono i miracoli dovuti alla presenza di Dio sulla Terra? San Paolo era convinto che i credenti non sarebbero più morti, ma sarebbero stati semplicemente assunti in cielo! D’altronde,
i cristiani non si accontenterebbero di vivere su un piano spirituale. Vorrebbero
portarsi dietro anche il corpo materiale.
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