lunedì 1 ottobre 2018

Cristianesimo e politica


Non sfugge che la crisi europea coincida con una regressione del cristianesimo. Anche se i fondatori dell’Europa furono politici di ispirazione cattolica (come De Gasperi), oggi sono di nuovo i cristiani a sostenere il nuovo nazionalismo, denominato sovranismo, nemico dell’Europa unita e nemico di ogni immigrazione. I leader della nuova Europa sovranista (una contraddizione in termini) che cercano di chiudere le frontiere e di respingere ogni immigrato lo fanno in nome del cristianesimo. Di un Cristo-re che non si occupa più degli ultimi, ma solo di confini, di politica, di potere e di etnie.
Gli attuali leader fanno mostra di fideismo cattolico, con rosari, santini e vangeli. E sono sostenuti da preti degni della Controriforma. Ritornano gli slogan “Dio, patria e famiglia” e parole come Identità, Radici, Nazione, ecc., nonché l’odio contro i diversi, gli omosessuali e le donne, che devono stare al loro posto. Si intensifica la lotta contro l’aborto e il divorzio.
Dalla storia non s’impara mai nulla. Non sono bastate due guerre mondiali e un’infinità di guerre di religione europee, tutte alimentate dal nazionalismo religioso. Sorgono di nuovo gli Stati che dicendosi cristiani (Polonia, Ungheria, Austria, Italia) vogliono abbattere non solo l’Europa ma anche l’Europa liberale dei diritti.
In questo la Chiesa è imbattibile. Sempre pronta a ad essere la Guida reazionaria, sempre pronta a puntare senza scrupoli al potere politico.
Non importa che le Chiese siano vuote e che nessuna creda più nel Gesù dei Vangeli. Non importano i pedofili e gli alti prelati che fanno soldi truffando lo Stato. Tutto viene riferito agli interessi immediati e alla volontà di potere. Le masse indottrinate e ignoranti seguiranno i pastori.
Al potere politico piace tanto la religione perché è un modello perfetto di totalitarismo, perché ispira e accompagna sempre ogni tentativo autoritario e ogni politica divisiva. Il fascismo e il nazismo sono creazioni europee - sì dell’Europa “cristiana.”

2 commenti:

  1. Non mi pare che i sovranisti (Salvini in primis) siano al momento sostenuti dalla cristianità. Basta ricordarsi la prima pagina di famiglia cristiana di qualche settimana fa con il "va de retro salvini". Infatti la chiesa, schierata con i globalisti, è sostenitrice dell'immigrazione incontrollata, grimaldello con il quale si vuole distruggere le conquiste sociali degli ultimi 70 anni, a favore di una oligarchia finanziaria mondialista, la stessa che ha creato questa Europa dei banchieri e non dei popoli. Popoli da ridurre a meri consumatori senza alcuna identità. Come? Recidendo le loro radici storiche, culturali, sociali, "religiose", addirittura di genere. E le vittime sono da una parte gli africani deportati in Europa, dall'altra noi Europei costretti a compromessi al ribasso (salari sempre più bassi, precarietà, scuola e sanità devastate, ecc). Che poi il potere cerchi la sponda della religione per governare meglio il gregge, è talmente vero, che diventa banale ricordarlo. Premetto che non professo alcuna religione, e siccome ancora l'uomo non è consapevole della spiritualità laica che lo pervade, preferisco vivere in un'Europa cristiana.
    Ettore Stella

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  2. Proprio oggi un dirigente scolastico di un paese in provincia di Padova ha chiesto al prete, in occasione di una ricorrenza religiosa, di non benedire i ragazzi ivi riuniti visto che c'erano molti non cristiani. E il prete non li ha benedetti.
    Le radici del cristianesimo sono per lo meno molto divise.

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