Dice
Chogyal Namkhai Norbu: "Non si può realizzare l'illuminazione cercando di
ottenerla nello sforzo; essa si presenta spontaneamente quando si rimane nello
stato naturale, senza cercare nulla".
Molti credono che l'illuminazione sia un'esplosione
estatica; ma non esistono solo le grandi felicità che travolgono ogni
equilibrio; esistono anche momenti di sollievo, di riposo, di quiete - momenti
che donano momenti di un piacere meno grossolano e più sottile. Io li chiamo
"piccole illuminazioni" e sono qualcosa di più spirituale dei momenti
di felicità intesi comunemente. Si tratta appunto di esperienze di liberazione
dal peso del mondo, piccoli assaggi di una dimensione spirituale che non è più
legata al fare e allo sforzo. Sono la trama che traspare quando si esce dal
desiderio di appropriarsi di qualcosa, fosse pura la felicità.
Ecco perché non è per niente
consigliabile una ricerca accanita della felicità: ci sarebbe già uno sforzo
che la contrasterebbe. Per cercare la vera felicità è più importante lasciar
andare, lasciar essere, limitarsi a veder chiaro.
Nessun commento:
Posta un commento