Si
sa che in punto di morte, colti da terrore, molti si convertono. Ma è vera
fede? Avrei i miei dubbi. Come dice Michela Murgia in Accabadora,
"nei momenti di debolezza, certi preferiscono diventare credenti che
diventare forti".
Magari nell'ex-cattolico c'è il retropensiero:
che male può fare una conversione all'ultimo istante? In fondo non c’è niente
da perdere.
D'accordo, ma che autenticità può avere? Non è il solito
individuo che vuol fare il furbo? E Dio ci casca?
Siamo nella solita farsa dell'ipocrisia -
cioè in pieno cattolicesimo.
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