domenica 14 ottobre 2018

La gioia


La gioia come nuova esperienza del mondo, come illuminazione improvvisa, come subitanea liberazione, come un farsi strada tra la confusione, l'oscurità e la sofferenza. La gioia come cessazione delle abituali difficoltà, delle normali limitazioni e mancanze. La gioia come piccola e fugace illuminazione.
       Ma anche il dolore è rivelazione improvvisa, benché brutale, della realtà del mondo.
D’altronde la gioia non può che nascere dal dolore.

Della vita
          l'essenza è questa -
          un'alba di sole
          dopo una notte di tempesta.

Quando saliamo sulla cima di una montagna e da lassù contempliamo un vastissimo panorama di monti, di valli, di fiumi e di laghi, ci sentiamo prendere da un misto di sgomento e di stupore. Quanto è grande il mondo, quanto piccoli siamo noi! Ma a poco a poco il senso di sgomento scompare e resta un sentimento di vastità e di leggerezza. Le nostre vicende ci sembrano allora piccole e trascurabili, i nostri conflitti sembrano placarsi, le nostre sofferenze si attenuano. E veniamo colti dalla gioia. Il motivo di questo stato di benessere è l'aver ridimensionato il nostro piccolo io, è l'esserci allontanati per un po' dai nostri soffocanti limiti, dalle nostre contorsioni sentimentali e mentali.
Anche questa è meditazione.

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