Se invece di usare la parola “Dio”, ormai carica di
significati storici e mitologici, usassimo la parola “Campo quantico” o
un’equazione matematica, rimarremmo spiazzati. Non avremmo più i riferimenti
alla Bibbia, ai Vangeli, al Corano, ai Veda, ecc. Dovremmo fare i conti con
un’immagine completamente nuova, non famigliare.
E finalmente potremmo incominciare a pensare a Dio al
di fuori delle tradizioni del passato, al di fuori delle favole mitologiche, al
di fuori dei condizionamenti abituali.
Quello che è certo è che noi non sappiamo pensare a
Dio senza antropomorfizzarlo, cioè senza ridurlo a dimensione umana.
Tutto ciò che pensiamo di Dio, oggi come oggi, non è
Dio.
Per pensare Dio, dobbiamo prima liberarci da tutte le
deformazioni culturali che abbiamo accumulato nei millenni. Impresa difficile,
perché noi non pensiamo più Dio, ma ne abbiamo o non ne abbiamo fede. Ma, non avendo prove. ci inventiamo ciò che vogliamo.
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