Ogni
giorno siamo trascinati da desideri, da ambizioni e da aspettative che non solo
non ci fanno vivere nel presente, ma che ci fanno anche soffrire, perché
sembrano ripeterci che ci manca qualcosa, che dobbiamo ottenere qualcosa, che
siamo dunque infelici. E in effetti lo diventiamo, proprio a causa di quei
desideri.
E allora fermiamoci per un po' al
presente. Esaminiamo la giornata, esaminiamo la vita, esaminiamo la nostra
salute. E, se è una bella giornata, se non ci sono guerre e disastri vari, se
riusciamo a vivere dignitosamente, se siamo in buona salute - ebbene godiamoci
quei momenti, assaporiamoli...e siamo felici! Pensiamo a chi sta veramente
male.
Calmiamoci: in verità non dobbiamo
arrivare da nessuna parte - ci siamo già! Anche questa è meditazione.
Quando utilizziamo un tranquillante
chimico o quando riusciamo a meditare, ci rendiamo conto all'improvviso della
tensione con cui di solito viviamo. Il motivo è sempre lo stesso: il desiderio
di qualcosa che non abbiamo...e che non avremo mai. Sì, perché il desiderio di
essere o di avere in realtà non cessa mai. Cesserà solo con la morte del
desiderio, cioè con la nostra stessa morte. In fondo, la vita non è che questo:
desiderio.
Nessun commento:
Posta un commento