Finalmente
l’Italia s’è fermata: il PIL non cresce più da sei mesi. Ma i Cinquestelle non
sono ancora soddisfatti. Il loro scopo è farla decrescere. E infatti
cercano in tutti i modi di ostacolare le grandi opere – le uniche che
potrebbero far ripartire il paese.
Hanno cercato di bloccare il TAP (il gasdotto
pugliese), ma, soffrendo molto, hanno dovuto accettarlo. Ma adesso fanno lo
stesso con la TAV. A Torino, la loro giunta comunale ha votato per respingere
la grande opera. Naturalmente faranno di tutto per ostacolare la ricostruzione
del ponte di Genova.
La gente non si è ancora accorta della serpe che si è
allevata in seno. Gli elettori li avevano votati per avere il reddito di
cittadinanza. Ma hanno trascurato questo piccolo particolare – che i
Cinquestelle vogliono bloccare l’Italia.
Credo che sia un caso unico in Europa e nel mondo di
un partito che è contrario alla crescita. Solo in Italia succedono certe cose. In
un paese che avrebbe tanto bisogno di crescere per eliminare veramente disoccupazione
e povertà, abbiamo mandato al governo il partito della decrescita, che non sarà
mai felice.
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