Siamo
miliardi di esseri che sognano di essere vivi mentre si avvicinano alla morte. Facciamo
tutti lo stesso sogno: il sogno di essere vivi in questo mondo. Ma siamo vivi?
In realtà, se sogniamo, siamo mezzi vivi
e mezzi morti, ci troviamo in uno stato di trance, siamo insomma
addormentati.
Per chi non riesce a risvegliarsi in questa esistenza, il
risveglio ci sarà solo all'ultimo momento, quando ci accorgeremo che è stato
tutto un sogno. Allora rientreremo in possesso della nostra vera identità, non
di questa mezza condizione da zombie. Ma per i più non ci sarà alcun
riconoscimento: ci sarà confusione.
Però qualcosa è possibile farlo già
adesso: è possibile renderci conto che stiamo sognando. Come faccio a
dimostrarlo? La dimostrazione che viviamo in un sogno è che il sogno finisce,
perché ogni sogno finisce. La morte è la prova che stiamo sognando, la morte è
la fine del sogno.
Dobbiamo dunque sempre passare attraverso
una morte per approdare alla realtà. La morte della mente che sogna. E il mezzo
è sempre lo stesso: cercare di rendersi conto dello stato da sonnambuli in cui
ci troviamo.
Concordo pienamente con il tuo punto di vista.
RispondiEliminaA tal proposito segnalo un articolo di approfondimento tratto dal lavoro di Stephen Wolinsky: "I trance che le persone vivono".
https://essereintegrale.com/trance-persone-vivono-stephen-wolinsky/