Molti
sono convinti che per capire il mistero che ci avvolge sia necessario un grosso
sforzo mentale, una concentrazione senza precedenti. Ma il problema è che la
mente non è in grado di uscire dai propri limiti e pensare ciò che la comprende.
"Comprendere" per la mente è restringere alle proprie categorie,
sempre dualistiche e antropomorfe.
Per capire ciò che ci sovrasta è più
necessario ampliare la mente che concentrarla, è più necessario dissolverne i
confini che cercare all'interno di essi. La realtà ultima è ciò che sta al di
là della mente, non uno dei tanti pensieri della mente. Ecco perché la strada
non è tanto quella dello sforzo mentale, quanto quella del lasciar perdere la
mente, dell'abbandonarla, del rilassarsi e dell'ampliarsi. E' così che la si supera.
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