Quando ascolto Di Maio, mi sembra che abbia ragione: è
giusto che tutti abbiano un reddito di cittadinanza, anche se non ai livelli da
lui prospettati. Ma lui non si limita a questo. Sogna di trovare ai poveri un
posto di lavoro, sogna centri per l’impiego che ancora non esistono e che,
vista la ben nota efficienza italiana, forse non ci saranno mai.
E mi pongo, anzi gli pongo, una domanda: se ci sono
cinque milioni di poveri, i centri per l’impiego dovranno trovare cinque
milioni di posti di lavoro. Anzi, quindici, dato che ad ogni disoccupato si
dovranno presentare tre proposte di lavoro. Ora esistono in Italia tante
possibilità di lavoro? Dove sono state nascoste finora?
E, se non ci sono, quello di Di Maio è solo un sogno
che però ci costerà molto caro. E la delusione sarà atroce.
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