Se
gli italiani sono sempre al vertice tra i popoli corrotti, se hanno scarso senso
civico e scarso senso etico, questo è certamente dovuto al tipo di educazione
che hanno ricevuto, in particolare alla formazione morale cattolica.
Ermanno Rea, nel suo libro La fabbrica
dell'obbedienza (Feltrinelli, 2010), mette in evidenza come sia stata la
Chiesa della Controriforma a creare questa Italia "corrotta e ridanciana,
superstiziosa e corriva, irresponsabile e bigotta". Da allora gli italiani
sono diventati un popolo di servitori obbedienti che non hanno un vero senso
etico, che non hanno il senso della vergogna e che sono sempre pronti a
giustificare le magagne dei potenti. Ancora oggi la Chiesa riesce a ottenere
benefici finanziari e leggi oppressive delle libertà civili (come quella ultima
sul "fine vita") in cambio del suo appoggio a governanti che nessun
paese europeo riuscirebbe a tollerare.
Dunque, è la religione cattolica che ha addormentato la coscienza degli
italiani, rivelandosi una vera e propria "fabbrica dell'obbedienza".
Ciò che manca in Italia è una
spiritualità civile, alternativa a quella religiosa. Una spiritualità che non
può che essere basata su uno sviluppo della consapevolezza e della meditazione
personale. Le grandi religioni, invece, sono ideologie generaliste e grandi
fabbriche di conformismo.
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