Il problema dei seguaci delle religioni
è sempre lo stesso. Si sforzano di adorare qualcuno, anziché perseguire la
propria via.
Cercano in altri termini di
sottomettersi a qualche modello precostituito e tramandato in modo dogmatico.
Ma, così facendo, non sono mai se
stessi, non sviluppano mai il proprio
sé.
Perseguire il proprio sé non è un fatto
astratto, perché si tratta in realtà di perseguire la propria vita.
È come se si accontentassero di guardare
una fotografia della realtà, anziché la realtà stessa. È come se
guardassero con occhi altrui, anziché con i loro.
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