Diamo talvolta l’impressione che
meditare sia una questione di postura, di respirazione, di concentrazione o uno
smettere di pensare. In realtà, si tratta di uno spostamento dell’attenzione.
In questo momento siamo tutti presi
dalla nostra esperienza nel mondo.
Ma dobbiamo fare un passo indietro,
verso il Testimone di questa attività. E non una sola volta, ma in
continuazione.
È come se fossimo al cinema, immersi
nello spettacolo e, ad un certo punto, spostassimo lo sguardo dallo schermo
alla sala, al fascio di luce, alla platea, al proiettore, al proiezionista e all’intero gioco illusionistico che sta avvenendo e a cui partecipiamo.
Quando diventiamo consapevoli del gioco,
l’illusione scompare e rimane la realtà.
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