Per iniziare a meditare, dobbiamo avere
a nostra disposizione un periodo di silenzio, di calma e di solitudine.
Chi è sempre in compagnia, chi non sta
mai solo, chi parla in continuazione, chi è sempre attivo non può neppure
incominciare a meditare.
Naturalmente non basta la quiete
esterna, ambientale; ma ci vuole anche quella interiore.
Chi ha la mente piena di pensieri e di
preoccupazioni, chi è dominato da avidità, possessività e attaccamento, chi ha
sempre bisogno di controllare gli altri e se stesso, non può mai avere una vera
solitudine interiore e perciò neppure una vera pace.
In senso tecnico, essere soli significa
avere una mente libera, sgombra. E, quindi, lo stare in compagnia significa
stare in una brutta compagnia, in una compagnia che non dà pace, per esempio in
compagnia di pensieri e di impulsi che non danno tregua.
Ma a questo serve la meditazione: a individuare e ad eliminare i principali disturbi mentali.
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