Quando veniamo assaliti da stati d’animo
negativi, quando il nostro equilibrio e la nostra serenità stanno per essere
travolti, quando siamo sul punto di cedere alla rabbia, all’odio, alla paura,
alla depressione, al panico o a sentimenti comunque incontrollabili, si
presenta per noi la necessità di ristabilire la consapevolezza o presenza
mentale.
Il metodo più semplice è compiere
qualche respiro profondo con l’attenzione rivolta al petto o alla pancia.
Questo ci dà il tempo di creare una pausa o un’intercapedine prima dello
scatenarsi della reazione.
“Sono qui e sto per subire un’aggressione!”
Ma dobbiamo aver già meditato ed essere
convinti della necessità di non perdere la presenza mentale. Dobbiamo aver
capito che la perdita della consapevolezza non dà mai buoni frutti.
In effetti, con la consapevolezza non si
compiono errori. Se siamo consapevoli, non possiamo per esempio ubriacarci,
drogarci, cadere in preda all’ira o fare del male a qualcuno. Con la
consapevolezza siamo più forti.
Invece, senza consapevolezza, siamo in
balia di qualsiasi ondata emotiva.
Insomma, l’esercizio della
consapevolezza, iniziato sul cuscino di meditazione, prosegue in ogni momento
della giornata, aiutandoci a trasformare la nostra vita e a renderci felici.
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