Cambiano i Papi, ma le interferenze
della Chiesa sulla politica italiana non cambiano mai, anzi si intensificano.
Ormai, i vescovi non solo ci dicono che
cosa il Parlamento italiano dovrebbe votare, ma anche come dovrebbe votare - per esempio col voto segreto, in modo che i
clericali di ogni partito possano tradire nell’ombra lo Stato italiano per
seguire le direttive dello Stato del Vaticano.
Una Chiesa che ha sempre protetto i
preti pedofili, una Chiesa in cui ogni giorno si scoprono preti, vescovi e
cardinali che sfruttano le offerte per far denaro personalmente e per darsi
alla bella vita, una Chiesa che propone all’adorazione delle folle santi imbalsamati
col silicone, questa Chiesa vorrebbe insegnarci che cosa è bene e che cosa è
male, vorrebbe ergersi a maestra di moralità.
Nel film Il caso Spotlight, si racconta come negli Stati Uniti per decenni molti
sacerdoti compirono abusi sessuali e “spirituali” su minori, all’interno di un
sistema di pedofilia seriale.
Fu l’arcivescovo Bernard Francis Law a
insabbiare le inchieste su più di 70 sacerdoti pedofili. Alla fine si dimise.
Ma dove finì?
A Roma, arciprete dal 2004 al 2011 della
Basilica di Santa Maria Maggiore.
Come sappiamo, questi casi di pedofilia
si ripeterono uguali in vari paesi del mondo, a riprova che non si trattava di
qualche mela marcia, ma di un sistema protetto e ben consolidato.
E, quanto ai preti che si appropriano
dei beni dati in beneficenza, basta leggere le cronache di questi giorni. C’è
solo l’imbarazzo della scelta.
Nessun commento:
Posta un commento