sabato 13 febbraio 2016

Le interferenze dei vescovi

Cambiano i Papi, ma le interferenze della Chiesa sulla politica italiana non cambiano mai, anzi si intensificano.
Ormai, i vescovi non solo ci dicono che cosa il Parlamento italiano dovrebbe votare, ma anche come dovrebbe votare - per esempio col voto segreto, in modo che i clericali di ogni partito possano tradire nell’ombra lo Stato italiano per seguire le direttive dello Stato del Vaticano.
Una Chiesa che ha sempre protetto i preti pedofili, una Chiesa in cui ogni giorno si scoprono preti, vescovi e cardinali che sfruttano le offerte per far denaro personalmente e per darsi alla bella vita, una Chiesa che propone all’adorazione delle folle santi imbalsamati col silicone, questa Chiesa vorrebbe insegnarci che cosa è bene e che cosa è male, vorrebbe ergersi a maestra di moralità.
Nel film Il caso Spotlight, si racconta come negli Stati Uniti per decenni molti sacerdoti compirono abusi sessuali e “spirituali” su minori, all’interno di un sistema di pedofilia seriale.
Fu l’arcivescovo Bernard Francis Law a insabbiare le inchieste su più di 70 sacerdoti pedofili. Alla fine si dimise. Ma dove finì?
A Roma, arciprete dal 2004 al 2011 della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Come sappiamo, questi casi di pedofilia si ripeterono uguali in vari paesi del mondo, a riprova che non si trattava di qualche mela marcia, ma di un sistema protetto e ben consolidato.

E, quanto ai preti che si appropriano dei beni dati in beneficenza, basta leggere le cronache di questi giorni. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

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