Quanto più siamo dentro la vita, completamente identificati con essa, attaccati all’io,
tanto più soffriamo e gioiamo. Proprio perché cerchiamo il piacere e la
felicità, sperimentiamo la sofferenza.
Quando la sofferenza è più acuta e ci
toglie la gioia di vivere, allora può essere usata come la spinta necessaria
per uscire dall’orbita terrestre e lanciarci nel vuoto, nel silenzio, nel distacco
e nella pace.
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