“Lasciate in pace i morti” saremmo
tentati di dire di fronte all’esposizione dei resti di Padre Pio, trascinati a Roma.
C’è qualcosa di volgare, addirittura di
osceno, in questo spettacolo. Un cadavere svuotato, mummificato e plastificato
che viene esposto all’adorazione di masse di fedeli che vogliono vedere e
toccare, perché evidentemente non credono a niente che non sia materiale. Un
tempo si faceva così anche in Russia con il cadavere di Lenin.
In tutto il Medioevo, le città si contendevano
e si rubavano pezzi di reliquie dei santi, più o meno autentiche. Qualcuno
sosteneva anche di possedere il santo prepuzio dell’ebreo Gesù o i chiodi della
Croce.
Nessun altra religione è più
materialista del cattolicesimo, nessun’altra crede meno nello spirito e nell’anima.
Orfani di realtà, i fedeli vogliono
vedere e toccare qualcosa, fosse pure una reliquia falsa, come la “sacra
sindone” di Torino o come un cadavere mummificato.
Pensiamo a quale violenza venga fatta ad
un uomo quando non si permette che il suo corpo venga consegnato alla pace
eterna e venga esposto per scopi politico-religiosi. Feticismo della carne.
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