La via del Buddha è la più profonda
contestazione delle religioni della sua epoca e, in realtà, di tutte le
religioni che credono in un Dio e nell’anima.
Sostiene che non esiste nessun sé
permanente e che non si raggiunge l’illuminazione finché non ci si libera
sia del desiderio di rinascere in una forma materiale sia del desiderio di
rinascere in una forma immateriale.
Col che si liquidano tutte le nostre
fantasie paradisiache. Finché siamo avidi di vita, non abbiamo capito nulla e
continueremo a trasmigrare da un mondo all’altro.
Il Buddha non nega che esistano mondi ed
esseri superiori, ma ritiene che tutti siano corrosi dall’illusione, dalla
sofferenza e dalla morte. Anche i nostri Iddii hanno fatto o faranno questa
fine.
Per capire la sua via ci vogliono sia
una grande concentrazione sia una grande consapevolezza. Dobbiamo concentrarci
ed essere consapevoli di noi stessi, dei nostri condizionamenti e di come
funzioni il mondo.
Quasi tutti ci attacchiamo, in modo o
nell’altro, all’idea della sopravvivenza del nostro sé. Ciò che ti atterrisce
di più è la prospettiva di perdere la nostra identità. Non siamo disposti ad
abbandonare le nostre illusioni, i nostri attaccamenti.
Ma, se dobbiamo abbandonare tutto, che
cosa rimane? Che cos’è il nirvana?
Il problema è che ciò che rimane – e qualcosa
rimane – non può essere definito a parole. È qualcosa che non riusciamo a
capire né a immaginare: la fine della sofferenza e dell’attaccamento egoico.
Tuttavia, anche senza raggiungere la
meta finale, possiamo averne barlumi di esperienza ogni volta che sperimentiamo
momenti di distensione, di sollievo, di liberazione e di pace. Quando si
interrompe la tensione della vita.
Comunque sia, il Buddha non invita a
credere ciecamente alla sua via, ma a provarla concretamente. “Venite a vedere!”
E anche questa è una novità rispetto alle religioni teiste, che sono di tipo
devozionale e invitano a credere sulla fiducia.
La via del Buddha si basa infatti in
parte sull’etica, in parte su un percorso meditazionale e in parte su una
visione profonda che illumina il percorso e fa capire la verità.
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