giovedì 11 febbraio 2016

La gabbia e la libertà

Non siamo abituati alla libertà. Siamo come cani senza padrone. Assomigliamo a quel pappagallo cui il padrone aveva insegnato a ripetere: “Voglio essere libero! Voglio essere libero!”
Un giorno qualcuno, passando da lì e sentendo quella frase, pensò di esaudire il desiderio del pappagallo e gli aprì la gabbia.
Ma il pappagallo era così intento a gridare: “Voglio essere libero! Voglio essere libero!” che non si accorse che lo sportello della gabbia era aperto.

O forse se ne era accorto, ma si era così assuefatto a stare in prigione che non ebbe il coraggio di volare via.

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