In teoria, per
fare meditazione, per riconoscere il proprio sé o la propria natura originaria,
non dovrebbe essere necessaria alcuna tecnica.
In pratica,
bisogna rimuovere i veli che si sono sovrapposti da molto tempo.
Tu puoi anche
vederci bene, ma, se ti entra un granello di sabbia o una pagliuzza, non riesci
più a tener aperti gli occhi. Basta un minuscolo granello a bloccare un
meccanismo complesso; basta una bolla d’aria a fermare un enorme impianto.
Ecco perché sono
necessarie tecniche o procedure per togliere gli ostacoli.
Ciò che si
oppone ad una chiara visione è ben poca cosa: ha la consistenza di un’inezia,
di un’illusione, di un miraggio, di un gioco di luci e di ombre, ma è
sufficiente a distorcere ogni cosa.
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