Quando raccomandiamo di sviluppare la
consapevolezza, non diciamo di diventare eccessivamente coscienti del proprio
ego.
In realtà, da un certo punto di vista,
invitiamo a dare meno importanza alle nostre vicende personali e ad acquisire una
visione più generale. Anche questa è una forma di liberazione. L’io è fondamentale
per vivere in questo mondo, ma è anche una condanna, una limitazione, una prigione.
Come sappiamo, per vedere un panorama
più vasto, dobbiamo salire in un posto elevato. Da lassù il nostro sguardo può
abbracciare tante più cose. Allora anche i nostri problemi personali saranno
ridimensionati.
Si tratta di passare da una coscienza
individuale a una consapevolezza universale.
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