Un tempo gli asceti e i mistici erano
convinti che, per sviluppare doti positive, dovessero disprezzare se stessi e
possibilmente punirsi, con cilici, digiuni, mortificazioni, ecc. Un’idea
completamente sbagliata.
Dobbiamo amare noi stessi per poter
amare gli altri, dobbiamo comprendere noi stessi per poter comprendere gli
altri, dobbiamo conoscere noi stessi per poter conoscere gli altri, dobbiamo
curare noi stessi per poter curare gli altri.
Anche quando vediamo i nostri difetti
(egocentrismo, avidità, ecc.), dobbiamo essere gentili e compassionevoli con
noi stessi. Se trattiamo noi stessi con durezza, tratteremo con durezza anche
gli altri.
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