sabato 1 febbraio 2025

Terapia musicale

 


Anch'io suggerisco di ascoltare musica a chi soffre di ansia, di solitudine o semplicemente per attivare le emozioni, che oltrepassano l'arido e limitato linguaggio razionale. E ricordo che l'ascolto e la emissione di suoni, om o mantra rientra nella tradizione della meditazione. Dunque, ascoltare musica fa bene al cervello, alla mente e all'umore. Ma deve essere musica che piaccia, che dica qualcosa, che ci porti fuori dalla vita anaffettiva e stimoli l'intelligenza.

Notate che nessun linguaggio umano sarebbe in grado di spiegare che cosa evoca un brano musicale e che una lingua del futuro dovrebbe essere più simile alla musica che al linguaggio parlato. La poesia cerca di superare i limiti del linguaggio verbale. D'altra parte anche il linguaggio funziona in base a dei suoni.

Alcuni scienziati hanno scoperto tre gruppi di neuroni che lavorano in armonia. Due gruppi, già noti per elaborare l’altezza del parlato, seguono le note musicali mentre si alzano e si abbassano. Ma il terzo gruppo, un insieme specializzato di neuroni, prevede quale nota verrà dopo. Questi neuroni, rispondevano solo quando un soggetto stava ascoltando musica.


Questi neuroni spiegano cosa rende la musica attraente. Se isolassimo i singoli suoni di una canzone, non ci sarebbe alcun impatto emotivo. Ma quando ascoltiamo una canzone dall’inizio alla fine, siamo esposti al contesto. Mentre ascoltiamo una frase, il cervello codifica la struttura statistica della musica e cerca di anticipare quali note verranno eseguite dopo. I migliori compositori potrebbero non essere neuroscienziati, ma sono maestri nel creare la giusta quantità di tensione e risoluzione per far funzionare questi neuroni.


I risultati suggeriscono che mentre la musica e il parlato condividono alcuni meccanismi neurali per l’elaborazione dell’intonazione e delle sequenze, ciascuno ha i propri percorsi dedicati. I neuroni specifici del linguaggio, ad esempio, codificano la struttura statistica dei fonemi, mentre i neuroni specifici della musica gestiscono le melodie. 


Le implicazioni di questa ricerca vanno ben oltre la comprensione delle basi della percezione musicale. Decodificando il modo in cui le melodie interagiscono con i sistemi predittivi e di ricompensa del cervello, gli scienziati sperano di sfruttare il potenziale terapeutico della musica. Dal trattamento del disturbo da stress post-traumatico e dell’ansia al miglioramento della funzione cognitiva, la musica può rivelarsi uno strumento inestimabile per la guarigione

Fonte: ScienceAdvanced





Il team ha scoperto tre gruppi di neuroni che lavorano in armonia. Due gruppi, già noti per elaborare l’altezza del parlato, seguono le note musicali mentre si alzano e si abbassano. Ma il terzo gruppo, un insieme specializzato di neuroni, prevede quale nota verrà dopo. Questi neuroni, rispondevano solo quando un soggetto stava ascoltando musica.

Questi neuroni spiegano cosa rende la musica attraente. Se isolassimo i singoli suoni di una canzone, non ci sarebbe alcun impatto emotivo. Ma quando ascoltiamo una canzone dall’inizio alla fine, siamo esposti al contesto. Mentre ascoltiamo una frase, il cervello codifica la struttura statistica della musica e cerca di anticipare quali note verranno eseguite dopo. I migliori compositori potrebbero non essere neuroscienziati, ma sono maestri nel creare la giusta quantità di tensione e risoluzione per far funzionare questi neuroni.

I risultati suggeriscono che mentre la musica e il parlato condividono alcuni meccanismi neurali per l’elaborazione dell’intonazione e delle sequenze, ciascuno ha i propri percorsi dedicati. I neuroni specifici del linguaggio, ad esempio, codificano la struttura statistica dei fonemi, mentre i neuroni specifici della musica gestiscono le melodie. 

Le implicazioni di questa ricerca vanno ben oltre la comprensione delle basi della percezione musicale. Decodificando il modo in cui le melodie interagiscono con i sistemi predittivi e di ricompensa del cervello, gli scienziati sperano di sfruttare il potenziale terapeutico della musica. Dal trattamento del disturbo da stress post-traumatico e dell’ansia al miglioramento della funzione cognitiva, la musica può rivelarsi uno strumento inestimabile per la guarigione.



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