C'è una distanza
incolmabile tra la dogmatica di questa o quella religione e la ricerca
spirituale della verità. La prima è il frutto di una sclerosi mentale, la
seconda di un'apertura mentale che cerca nell'esperienza ogni conferma di
validità. I primi sono la negazione della vita, la seconda è l'esaltazione
dell'esperienza. La prima è un preconcetto al di fuori del mondo, la seconda è
uno stare totalmente nel mondo. La prima è la ricerca di una pace irreale,
morta, la seconda è la ricerca dell'immediatezza, sia nel piacere sia nel
dolore. La prima è una droga artificiale, la seconda è la bastonata che il
maestro zen dà sulla spalla di chi si sta distraendo o uscendo dalla realtà.
La prima è un addormentamento, la seconda è un risveglio.
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