giovedì 13 dicembre 2018

Liberarsi dalla sofferenza


Ridurre lo stress è indubbiamente una forma di liberazione… dalla sofferenza. Naturalmente il termine stress è generico. Indica una tensione/pressione che può derivare da ansia, paura, odio, rivalità, amore, gelosia, incertezza e tanti altri stati d’animo, talvolta intrecciati fra loro. Ma, per ridurlo, devi prima renderti conto della sofferenza che stai sopportando, perché non sempre ne sei consapevole; talvolta pensi che questo livello di stress sia normale.
Però non è così: prova a posare uno sguardo il più possibile chiaro e distaccato su te stesso. Devi riuscire a guardarti come se osservassi un altro. Già questa è una forma di liberazione – liberazione da quella camicia di forza che è il tuo ego, dall’identificazione con il tuo ego psicologico e sociale.
Le due funzioni vanno di pari passo: veder chiaro aiuta la liberazione e la liberazione aiuta a vedere chiaro. Si innesta un circolo virtuoso. Ma è necessario partire da qualche parte.
La meditazione serve proprio a questo scopo. Ti metti seduto e cerchi di percepire il tuo livello di stress, il tuo grado di tensione/pressione. Così facendo, prendi le distanze e inizi a ridurre la tensione.
Più prendi le distanze con questa operazione di auto-osservazione, più riesci a vedere te stesso e il mondo in modo distaccato. E, se ti guardi in modo distaccato, già incominci a liberarti dalla tensione e a rilassarti. E, liberandoti dalla tensione e dunque dall’immedesimazione con il tuo ego, il tuo sguardo si fa più luminoso. Insomma diventi sempre più illuminato.

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