domenica 30 dicembre 2018

Il senso della morte


Alla fine dovremo rinunciare a tutto: agli amici, agli amori, ai figli, ai conoscenti, alle proprietà, alle case, ai beni terreni, ai soldi, agli oggetti cari, ai vestiti, al corpo, ecc. Questo è l'ultimo atto della vita: la perdita di tutto. Con la morte dobbiamo lasciare anche quella proprietà più preziosa che chiamiamo "io". Tutto ciò che abbiamo accumulato, tutto ciò per cui abbiamo sofferto, tutto ciò che abbiamo amato, tutto ciò cui siamo stati attaccati fino all'ultimo, dovrà essere abbandonato.
Questo ci dice due verità inoppugnabili: prima, che la vita è qualcosa di temporaneo; anche se vivremo cento o più anni sarà sempre qualcosa di breve; dunque non c'è tempo da perdere. Ciò che dobbiamo fare, dobbiamo farlo subito - mai rimandare le cose essenziali, mai accumulare più del necessario.
Seconda, niente è veramente nostro: tutto ci viene per così dire prestato e poi ripreso, perfino il nostro io. Con la morte non saremo più noi stessi. Che cosa saremo?
In realtà nessuno ci ha chiesto se volevamo venire al mondo: sono le forze dell'universo che ci hanno messo temporaneamente qui. E che alla fine ci riprendono. La natura ci ha fatto nascere, la natura ci farà morire. Questa è la realtà. Forse vorrete sentire parlare di reincarnazione o di paradisi, e io non voglio escludere niente. Ma si tratta di articoli di fede o di magre consolazioni - nessuno può provare niente. La saggezza ci suggerisce di non fuggire nei mondi della fantasia, ma di accettare la realtà per quello che è. E di considerare che proprio questa brevità della vita ci rende ancora più prezioso ogni istante che viviamo.
Se esiste qualcosa che ci sopravvive, il senso della morte ci dice che è l'essenza delle nostre esperienze, depurata da tutto il superfluo. E dunque l'imperativo non è accumulare, ma spogliarsi sempre di più – per trovare il nostro vero nucleo.
È inutile cercare di sfuggire al pensiero della morte. Al contrario dobbiamo familiarizzarci con esso, fino a rendercelo normale, quotidiano, fino a guardarlo con tranquillità.
Il senso della morte ci dà il senso della vita. E ci dà un orientamento su come vivere.



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