lunedì 17 dicembre 2018

L'arte della felicità


Scriveva il Dalai Lama che, "per essere veramente felici in modo duraturo è necessario riconoscere innanzi tutto la realtà della sofferenza. Forse all'inizio è deprimente, ma alla lunga ci si guadagna" (OM, Mondadori, 2009). E' dunque necessario partire col piede giusto: non pretendere che un qualsiasi stato d'animo piacevole sia durevole. Ma poi bisogna intervenire attivamente per evitare di cadere in balia di stati depressivi o comunque negativi. C'è gente infatti che - incredibile a dirsi - coltiva con costanza la sofferenza; vuole in un certo senso soffrire più del necessario.
       Bisogna infatti rendersi conto che gran parte della nostra infelicità nasce dalla mente. Al di là dei desideri fondamentali (il cibo, il sesso, ecc.), esistono numerosi desideri che sono semplicemente indotti da ambizioni inutili o sbagliate. Ci sono per esempio persone ricche, che avrebbero tutto per godersi la vita, ma che sono dominate dalla smania di potere e si amareggiano la vita tutti i giorni. Sono convinte che la felicità stia nel potere, nel dominio, nel far fare agli altri quel che vogliono loro.
       C'è però una felicità elementare, comune a tutti, al ricco e al povero, che consiste nell'assaporare la gioia fondamentale del vivere che è data da cose semplici e alla portata di tutti, come una giornata di sole dopo un periodo di maltempo, superare una malattia, scampare a un pericolo, essere sani, un'alba, un tramonto, una pioggia dopo la siccità, amare, crescere, imparare, leggere un bel libro, vedere un bel film, dormire quando si è stanchi, bere acqua quando si è assetati, fare un bagno in mare, passeggiare in un bosco, ecc.
       Anche nella meditazione c'è al fondo una felicità: essere consapevoli di essere. Infatti nella teologia orientale, il principio di tutto viene definito sat-cit-ananda, ch significa "essere-coscienza-gioia". Il fondamento è dunque un'inestricabile connessione tra l'essere, l'essere consapevoli e l'essere felici. L'essere è di per sé una gioia, e chiunque ne sia consapevole viene investito da questa luce.
Ma è necessario resettarsi, disfarsi dei desideri inutili, trovare la semplicità e l’essenzialità e acquisire saggezza.

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