Certamente
la meditazione vi invita e vi addestra a prendere le distanze e a smorzare
sentimenti negativi come l’odio, la rivalità, l’invidia, la gelosia, l’egocentrismo,il
risentimento, ecc. Ma, se questo è il suo potere, non possiamo pensare che non
faccia altrettanto con sentimenti che consideriamo di solito “positivi”. Ecco
il rovescio della medaglia.
Però, in
primo luogo, la distinzione fra sentimenti o stati d’animo positivi e negativi
è sempre relativa (anche i sentimenti “negativi” svolgono una loro utile
funzione). E, in secondo luogo, l’obiettivo della meditazione è proprio
prendere le distanze da tutti gli
stati d’animo per raggiungere una visione il più possibile obiettiva, anche di
se stessi.
In ogni
caso si tratta di diminuire la tensione (= sofferenza) della vita. Anche questa
è meditazione.
Se
credete che la vita debba essere tutta passione e fuoco, appartenete, senza
rendervene conto, alla “cultura dello sballo”. Sì, quella che porta a non
essere padroni di sé.
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