lunedì 3 dicembre 2018

L'Uno, il vuoto e l'anima


Molti sono perplessi sulla dottrina buddhista del vuoto o del non-sé. Ma non si tratta di una teoria; si tratta di un’esperienza fatta in meditazione.
Se guardiamo un albero, ci accorgiamo che dipende da tante cose: dal sole, dalla pioggia, dall’ossigeno, dai minerali del suolo, dagli insetti, dal clima, ecc. Senza tutte queste cose, se fosse isolato e indipendente, non potrebbe esistere.
Ciò vale per qualsiasi ente. Niente potrebbe esistere se fosse isolato dal contesto, se non fosse interconnesso con tutto ciò che gli ha dato vita e lo sostiene.
Non è difficile vedere che siamo tutti interconnessi e interdipendenti. Osservate un paesaggio e voi stessi al suo interno.
Questo significa che niente esiste di per sé. Tutto è connesso, tutto forma una gigantesca unità.
Ecco un’esperienza che si può fare osservando, riflettendo e meditando.
Se poi pensate di avere un’anima, questa non è che la vostra individualità. Perché, se tutto è uno, ognuno è diverso e unico.
Non c’è contraddizione. Tutto è connesso in un Uno, ma ogni cosa è differenziata.

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