Le radici della felicità
non sono fuori di noi, negli avvenimenti fortunati che possono capitarci.
Perché per un po' potremo gioire, ma poi nuovi avvenimenti, ci riporteranno in
basso. Le difficoltà non mancheranno mai. Se dunque faremo affidamento sulle
cose esterne, dovremo vivere sempre come in un'altalena, e certe avversità
potrebbero distruggerci.
Tutta la saggezza del
mondo converge su un unico punto: la fonte della felicità, che nessun
avvenimento esterno potrà cancellare, è dentro di noi, nel profondo del nostro
essere. È questa fonte che dobbiamo scoprire e curare; solo su
di essa potremo avere il controllo, non sugli eventi esterni. Per questo si
medita.
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