giovedì 20 dicembre 2018

Essere imparziali


Il terzo Patriarca dello Zen (Chan), lasciò scritta una poesia che esprime alcuni principi fondamentali:

La Grande Via non è difficile
per coloro che non hanno preferenze.
Quando non si è attaccati né all’amore né all’odio,
tutto è chiaro e manifesto.
Se però ne avete un briciolo
Siete lontani dalla Via quanto la Terra dal cielo.
Se volete conoscere la verità,
non abbiate opinioni né favorevoli né sfavorevoli.

Non avere opinioni, non essere attaccati né all’amore né all’odio, tutto ciò sembra essere qualcosa di impossibile. Come si fa a non dare giudizi? A che cosa serve l’illuminazione se non a distinguere ciò che è bene da ciò che è male? Non si deve combattere contro l’ignoranza, la prepotenza e l’ingiustizia?
Certamente sì. Ma nell’esperienza meditativa si riesce a capire come gli opposti siano collegati e addirittura complementari, e come il gioco della loro lotta sia un’illusione. Bene e male, amore e odio, in apparenza si combattono a vicenda, ma sotto sotto si sostengono a vicenda. Vedremo mai un mondo senza conflitti, dove i buoni trionferanno contro i cattivi?
Questo è il gioco illusorio del mondo. E l’illuminato lo vede chiaramente. Ma, poi, finché vive su questa Terra, accetterà di giocare, di schierarsi, di giudicare, di condannare… pur sapendo che nessuno vincerà mai, perché il mondo è stato fatto per vivere in questo dinamico equilibrio instabile tra opposti.

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