Quando
vediamo qualcosa nascere, la nostra mente si dimentica della morte. Quando
vediamo qualcosa morire, la nostra mente si dimentica della vita. In tal modo
separiamo le due realtà, che invece sono un tutt’uno.
Il
saggio vede le cose come fantasmi o sogni, ma non le sottovaluta e non le separa.
E sa che tutto ciò che incontra lo incontra una sola volta nella vita, perché,
un attimo dopo, non è più lo stesso.
Siamo
talmente pieni di preconcetti e di pregiudizi che non riusciamo a vedere la
realtà. È come se avessimo sempre davanti agli occhi lenti deformanti e divisive.
L’unico
modo per cogliere la realtà senza deformazioni e senza divisioni è smettere di
nutrire opinioni preconcette, fare il vuoto mentale. Solo così possiamo
incontrare le cose direttamente, senza intermediari.
Quando
diciamo che la meta è l’estinzione, non diamo un messaggio nichilista. Non
dobbiamo morire per risvegliarci. Basta estinguere le opinioni, i preconcetti,
le fedi, le aspettative, le visioni dualistiche e i giudizi.
Prima
di dire che un fiore è bello o brutto, cogliamolo nella sua realtà, così com’è.
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