C’è un’infelicità che è connaturata all’essere
pericolosamente vivi; e su questa non possiamo niente, se non attrezzandoci alla
resilienza.
E c’è un’infelicità che nasce dai nostri
condizionamenti mentali, dal desiderare ciò che non abbiamo – e che non avremo
mai.
Sì, perché, una volta ottenuto ciò che
desideravamo, subito ricomincia l’insoddisfazione, l’infelicità e una nuova
ricerca affannosa – e così via per tutta la vita. A meno che non si fermi la
mente desiderante alle cose veramente essenziali. Ma qui ci vuole saggezza.
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