lunedì 7 novembre 2016

"Il castigo di Dio"

Si tratta di una mentalità molto diffusa tra i religiosi di professione, che credono di sapere quale sia lo volontà divina. Una mentalità che ha imperversato in tutto il Medioevo e che continua ancora oggi in certi ambienti bigotti.
L’incidente di Radio Maria, dove padre Cavalcoli, ha affermato che il terremoto è stato provocato per punire l’Italia dall’aver approvato la legge sulle unioni civili, ha rivelato solo la punta dell’iceberg. Questi predicatori sadici non fanno altro che augurare mali a chi non si adegua alle loro idee.
La Chiesa ha sospeso la trasmissione, ma non basta. Il padre ha già detto che dopo il terremoto arriveranno altri castighi.
E altri castighi arriveranno certamente, dato che ce n’è sempre uno in arrivo. Come si vede, il giochetto dei profeti di sventura funziona… per i creduloni.
Ma se hanno condannato Vanna Marchi e la figlia, che minacciavano mali e sventure più o meno con lo stesso meccanismo ricattatorio, perché non farlo anche con questa gente?

Quello che però è venuto fuori è che questa radio, che tutti i giorni impreca contro lo Stato, viene finanziata dallo Stato e nell’ultimo triennio ha ricevuto due milioni e 90 mila euro. Senza nessuna regola, senza nessun obbligo.
Speriamo solo che questa legge, sui finanziamenti pubblici alle emittenti locali, venga presto cambiata. Perché uno Stato che, in tempi come questi, finanzi certi emittenti locali come Radio Maria o Radio Padania, è solo un masochista. Oltre al danno, la beffa.
Le religioni si configurano spesso come circonvenzione di incapace o abuso della credulità pubblica. Lo Stato avrebbe i mezzi per intervenire.


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