Il problema non è stare seduti
immobili e indifferenti, senza far più nulla, senza sentir più nulla, simili a sassi,
ma farsi attraversare, come tutti, da gioie e dolori, amori e antipatie,
guadagni e perdite, lode e disprezzo, fama e anonimato, senza venirne stravolti
e sopraffatti.
Siamo esseri umani e questa è la
nostra natura.
Il problema è essere come lo spazio
in cui girano i pianeti e le stelle o il cielo in cui passano le nuvole. Saper
recuperare ogni volta, dopo ogni esperienza, il nostro stato fondamentale che
è, come lo spazio o il cielo, vuoto, vitale e adattabile.
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