martedì 29 novembre 2016

Il potere della meditazione

La meditazione non è un passatempo psicologico o una semplice ricerca di quiete. È pur sempre una ricerca di potere, anche se di un potere speciale.
Di solito, chi cerca potere mira alla ricchezza, alla fama, al successo o al potere politico e sociale. Vuole essere più importante, vuole essere riconosciuto, vuole poter fare tante cose, vuole poter comandare. Si tratta dunque della ricerca di un potenziamento dell’ego.
Il potere della meditazione, invece, va al di là dell’ego. Anzi, meno ego c’è, più la meditazione ha avuto successo.
Se, per esempio, mi mantengo tranquillo, equilibrato, equanime e indipendente in mezzo ad una società frenetica, corrotta e violenta, piena di convenzioni, di luoghi comuni e di opinioni che vanno per la maggiore, certamente ho acquisito un potere spirituale.
Se ottengo il potere attraverso il denaro, la politica o la speculazione finanziaria, una volta che perda il denaro o la carica, perdo tutto. Ma, se mantengo la calma, l’autonomia di giudizio e la presenza mentale, il mio potere non dipende più da dati esterni, da condizionamenti e dalle opinioni altrui.

Sono diventato una forza che può essere messa al servizio del mondo.

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