venerdì 25 novembre 2016

Conoscere come creare

Un tempo, in epoche primordiali, la natura veniva percepita come nemica e ostile, qualcosa contro cui combattere. Oggi viene percepita come qualcosa da difendere e custodire. Cambia il nostro rapporto perché cambia la nostra consapevolezza.
Quando cambia il nostro rapporto, quando cambia la nostra conoscenza, quando scopriamo qualche nuova legge naturale, non è che “prima” fosse così (in una pura oggettività), ma è qualcosa che abbiamo creato collettivamente.
La nuova conoscenza è una creazione della mente, che, vedendo diversamente le cose, in realtà le crea,
Conoscere è creare, non scoprire qualcosa di vecchio.
Questa è la nostra responsabilità. Non siamo gettati qui come degli estranei indifesi, impotenti e irresponsabili. Siamo qui per creare una nuova realtà.
Dal nulla emerge l’essere – con il contributo di tutti.

È un po’ come il suono. Dov’è il suono? Fuori, nell’orecchio o nel cervello?
Per un sordo non esiste.
Lo stesso vale per la vista e per gli altri sensi.
Ciò che udiamo o vediamo non è né fuori né dentro, ma in una zona intermedia. Il mondo che percepiamo non è né dentro né fuori, perché noi stessi ne facciamo parte, perché noi stessi lo abbiamo creato.
Siamo dentro e siamo fuori.

Tutta la realtà è così. Dunque, ciò che conosciamo, lo abbiamo in parte creato noi stessi.

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