Quando siamo nel buio e dobbiamo muoverci,
andiamo avanti a tentoni, allarghiamo le braccia, tocchiamo gli oggetti,
sbattiamo qua e là, cerchiamo di tastare le superfici… ma soprattutto aguzziamo
la vista. Stringiamo gli occhi, tratteniamo il respiro e teniamo tutti i sensi
all’erta.
Anche quando, per l’età o per la distanza, non
vediamo bene qualcosa, aguzziamo la vista.
Così constatiamo che le cose sono sempre al
loro posto. Siamo noi che non riusciamo a vederle, perché manca la luce, perché
sono distanti o perché non prestiamo loro attenzione.
Ma, se aguzziamo la vista, esse appaiono, come
apparendo dal nulla.
“Aguzzare la vista” è un sinonimo di “meditare”.
Si tratta comunque di fare più attenzione a ciò che è sempre lì, ma che non
vediamo per la mancanza di qualcosa.
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