In meditazione cerchiamo di guardare
il mondo uscendo dai filtri dei pensieri, in modo da sperimentare direttamente
la realtà. Per esempio, utilizzando il respiro, non dobbiamo pensare al respiro, ma dobbiamo sentire il respiro nei punti del corpo
in cui lo percepiamo meglio: le narici, il naso, i polmoni o la cassa toracica che
si abbassa e si alza.
L’esercizio serve a farci uscire dal
mondo mentale, in cui viviamo abitualmente, e ci fa capire come le nostre
esperienze non siano affatto oggettive, ma siano sempre condizionate dal modo
in cui la mente le percepisce.
Inspiriamo ed espiriamo
delicatamente, prestando attenzione alle sensazioni provocate dalla
respirazione.
Noteremo subito che concentrandoci
per un po’ sulla respirazione ed escludendo ogni altro pensiero, approdiamo ad
uno stato di calma, dato che interrompiamo la tensione, la confusione, la
rabbia, l’amarezza, la depressione, ecc., in cui siamo di solito immersi.
Rallentando il più possibile i
pensieri, ritroviamo uno stato di serenità e di equilibrio.
Qualche volta non è così semplice,
perché siamo troppo agitati, perché i nostri pensieri girano pervicacemente
intorno a qualche problema.
In questi casi bisogna insistere,
accentuando le espirazioni e le inspirazioni.
Nessun commento:
Posta un commento