D’altronde, la presenza degli altri
in ogni ente, la sua non completa identità, la sua non esistenza intrinseca, è
confermata dal suo divenire, dove quell’ente diventa un altro.
Se l’ente fosse una cosa solida,
rimarrebbe sempre se stesso e non potrebbe cambiare. Non solo: una volta morto,
morirebbe in sé – e allora sì che sarebbe finito per sempre.
Paradossalmente, la non completa
identità è garanzia di continuità. Una monade invece…
Ecco perché, nel cercare l’identità
ultima di noi stessi, dobbiamo scoprire la parte vuota o incompleta del sé.
Nessun commento:
Posta un commento