giovedì 27 ottobre 2016

La realtà originaria

C’è ancora gente che crede in una realtà originaria, esistente in sé e per sé, indipendente dalla nostra mente e dal filtro del nostro linguaggio.
In realtà sono proprio la mente e il linguaggio che costituiscono da una parte il soggetto che dice “io” e dall’altra il mondo dei significati.
Tolta la mente e tolto il linguaggio, non esiste niente che abbia un significato. Ciò che troviamo è un vuoto.
Questo vuoto, però, non viene vissuto come qualcosa di sgradevole o di mancante. Al contrario è contrassegnato da un senso di pace e di gioia. Questa è la scoperta della meditazione del vuoto.

Non dunque deprivazione, ma il contatto con un vitalissimo campo di possibilità.

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