Prova a cercare di trovare il tuo io
– non lo troverai. Non è infatti qualcosa di concreto, è una tua idea fra le
altre.
Non puoi dunque essere pienamente
consapevole di te stesso, perché questo “te stesso” non è fondato su se stesso.
È
un’immagine sfocata della tua mente. È un semplice personaggio di una
commedia, che non esiste in se stesso. Esiste solo per quella parte e su quella
scena, ma in sé non esiste.
Questo però non significa che non
possa essere presente e non possa agire. Ha la stessa consistenza di un sogno,
ma, come dicevo prima, i sogni possono avere effetti concreti.
In meditazione noi possiamo vederlo
chiaramente. E, da questa visione chiara della sua inconsistenza – nonché della
inconsistenza del mondo – capiamo che abbiamo a che fare con enti evanescenti,
non permanenti, mutevoli e soggetti a sparire in un attimo, proprio come le immagini
di un film quando finisce il film.
E, tuttavia, queste immagini
producono effetti, che non spariscono con la scomparsa del soggetto che li ha
prodotti.
Nel bene o nel male, gli effetti sono
stati immessi nel gigantesco processo di interrelazioni che è l’universo e lo
hanno cambiato.
Ognuno di noi può dunque cambiare il
mondo – e in particolare il proprio mondo – con conseguenze su cui bisogna
riflettere.
Questi effetti non spariscono, ma
continuano a viaggiare nell’universo, come luci di stelle lontane.
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